Credito d'Imposta Ricerca e Sviluppo
Tipologia di agevolazione:
Contributo a fondo perduto
Entità del contributo:
Contributo a fondo perduto fino al 20% degli investimenti
Dimensione impresa:
Grande Impresa
Media Impresa
Piccola Impresa
Micro Impresa
Il Credito d’Imposta Ricerca e Sviluppo Innovazione Tecnologica e Design, più conosciuto come Ricerca e Sviluppo è un contributo a fondo perduto promulgato per sostenere la competitività delle imprese.
Credito d’Imposta Ricerca e Sviluppo: i beneficiari
Possono beneficiare del credito d’imposta Ricerca e Sviluppo tutte le imprese residenti nel territorio italiano, indipendentemente dalla natura giuridica, dal settore economico di appartenenza, dalla dimensione e dal regime contabile.
Credito d’Imposta Ricerca e Sviluppo: spese ammissibili
Le spese ammissibili si suddividono in quattro categorie di attività:
- Attività di ricerca fondamentale, ricerca industriale e sviluppo sperimentale
- Attività di innovazione tecnologica
- Attività di innovazione tecnologica 4.0 e green
- Attività di design ed ideazione estetica
Attività di ricerca fondamentale, ricerca industriale e sviluppo sperimentale
Per le attività di ricerca fondamentale, ricerca industriale e sviluppo sperimentale in campo scientifico e tecnologico le spese ammissibili sono:
- spese di personale relative ai ricercatori e ai tecnici titolari di rapporto di lavoro subordinato o di lavoro autonomo o altro rapporto diverso dal lavoro subordinato, direttamente impiegati nelle operazioni di ricerca e sviluppo
- quote di ammortamento, i canoni di locazione finanziaria o di locazione semplice e le altre spese relative ai beni materiali mobili e ai software utilizzati nei progetti di ricerca e sviluppo
- spese per contratti di ricerca extra muros aventi ad oggetto il diretto svolgimento da parte del soggetto commissionario delle attività di ricerca e sviluppo ammissibili al credito d'imposta.
- quote di ammortamento relative all'acquisto da terzi, anche in licenza d'uso, di privative industriali relative a un'invenzione industriale o biotecnologica, a una topografia di prodotto a semiconduttori o a una nuova varietà vegetale
- spese per servizi di consulenza e servizi equivalenti inerenti alle attività di ricerca e sviluppo ammissibili al credito d'imposta
- spese per materiali, forniture e altri prodotti analoghi impiegati nei progetti di ricerca e sviluppo ammissibili al credito d'imposta.
Per questa categoria di spese il credito d’imposta è riconosciuto del 20%, nel limite massimo annuale di 4 milioni di euro, fino al periodo d’imposta in corso al 31 dicembre 2022.
Per le spese dal 01 gennaio 2023 fino al 31 dicembre 2031 il credito d’imposta sarà del 10% delle spese ammissibili, per un massimo annuale di 5 milioni di euro.
Attività di innovazione tecnologica
Per le attività di innovazione tecnologica finalizzate alla realizzazione di prodotti o precessi di produzione nuovi o sostanzialmente migliorati, le spese ammissibili sono:
- spese per il personale titolare di rapporto di lavoro subordinato o di lavoro autonomo o altro rapporto diverso dal lavoro subordinato, direttamente impiegato nelle operazioni di innovazione tecnologica svolte internamente all'impresa
- quote di ammortamento, i canoni di locazione finanziaria o di locazione semplice e le altre spese relative ai beni materiali mobili e ai software utilizzati nei progetti di innovazione tecnologica
- spese per contratti aventi ad oggetto il diretto svolgimento da parte del soggetto commissionario delle attività di innovazione tecnologica ammissibili al credito d'imposta
- spese per servizi di consulenza e servizi equivalenti inerenti alle attività di innovazione tecnologica ammissibili al credito d'imposta
- spese per materiali, forniture e altri prodotti analoghi impiegati nelle attività di innovazione tecnologica ammissibili al credito d'imposta.
Il credito d’imposta spettante è il 10% delle spese ammissibili fino al 31 dicembre 2023, nel limite massimo annuale di 2 milioni di euro.
Dal 31 dicembre 2023 fino al 31 dicembre 2025 il credito d’imposta per le attività di innovazione tecnologica sarà fino al 5% delle spese ammissibili, nel limite massimo annuale di 2 milioni di euro.
Attività di innovazione tecnologica 4.0 e green
Per le attività di innovazione tecnologica 4.0 e green, relative alla realizzazione di prodotti o processo di produzione nuovi o sostanzialmente migliorati, per raggiungere obiettivi di transizione ecologica o di innovazione digitale 4.0, sono ammissibili le stesse spese relative alle attività di innovazione tecnologica:
- spese per il personale titolare di rapporto di lavoro subordinato o di lavoro autonomo o altro rapporto diverso dal lavoro subordinato, direttamente impiegato nelle operazioni di innovazione tecnologica svolte internamente all'impresa
- quote di ammortamento, i canoni di locazione finanziaria o di locazione semplice e le altre spese relative ai beni materiali mobili e ai software utilizzati nei progetti di innovazione tecnologica
- spese per contratti aventi ad oggetto il diretto svolgimento da parte del soggetto commissionario delle attività di innovazione tecnologica ammissibili al credito d'imposta
- spese per servizi di consulenza e servizi equivalenti inerenti alle attività di innovazione tecnologica ammissibili al credito d'imposta
- spese per materiali, forniture e altri prodotti analoghi impiegati nelle attività di innovazione tecnologica ammissibili al credito d'imposta.
Per la linea il credito d’imposta è pari al 15% delle spese ammissibili, fino al 31 dicembre 2022, con un limite massimo di 2 milioni di euro all’anno.
Dal 31 dicembre 2022 al 30 dicembre 2023 il credito d’imposta sarà pari al 10%, con un limite massimo di 4 milioni di euro all’anno.
Dal 31 dicembre 2023 fino al 31 dicembre 2025 il credito d’imposta sarà pari al 5%, con un limite massimo di 4 milioni di euro.
Attività di design e ideazione estetica
Per le attività relative al design e all’ideazione estetica, finalizzate ad innovare in modo significativo i prodotti dell’impresa sul piano della forma e di altri elementi non tecnici o funzionali, le spese ammissibili sono:
- spese per il personale titolare di rapporto di lavoro subordinato o di lavoro autonomo o altro rapporto diverso dal lavoro subordinato, direttamente impiegato presso le strutture produttive dell'impresa nello svolgimento delle attività di design e ideazione estetica ammissibili al credito d'imposta
- quote di ammortamento, i canoni di locazione finanziaria o di locazione semplice e le altre spese relative ai beni materiali mobili utilizzati nelle attività di design e innovazione estetica ammissibili al credito d'imposta, compresa la progettazione e realizzazione dei campionari
- spese per contratti aventi ad oggetto il diretto svolgimento da parte del soggetto commissionario delle attività di design e ideazione estetica ammissibili al credito d'imposta
- spese per servizi di consulenza e servizi equivalenti utilizzati esclusivamente per lo svolgimento delle altre attività innovative ammissibili al credito d'imposta
- spese per materiali, forniture e altri prodotti analoghi impiegati nelle attivita' di design e ideazione estetica ammissibili al credito d'imposta.
Fino al 31 dicembre 2023 il credito d’imposta è pari al 10% delle spese ammissibili, nel limite di 2 milioni di euro.
Dal 31 dicembre 2023 fino al 31 dicembre 2025 il credito d’imposta sarà pari al 5% delle spese ammissibili, fino a 2 milioni di euro.
Credito d’Imposta Ricerca e Sviluppo: il contributo e i vantaggi del 2022
Ecco il riassunto dei contributi e dei vantaggi del credito d’imposta ricerca e sviluppo 2022, per le quattro linee:
- Attività di ricerca fondamentale, ricerca industriale e sviluppo sperimentale: contributo a fondo perduto del 20% delle spese ammissibili, fino a 4 milioni di euro.
- Attività di innovazione tecnologica: contributo a fondo perduto del 10% delle spese ammissibili, fino a 2 milioni di euro.
- Attività di innovazione tecnologica 4.0 e green: contributo a fondo perduto del 15% delle spese ammissibili, fino a 2 milioni di euro.
- Attività di design ed ideazione estetica: contributo a fondo perduto del 10% delle spese ammissibili, fino a 2 milioni di euro.
Credito d’Imposta Ricerca e Sviluppo: come si ottiene il contributo
Il credito d’imposta Ricerca e Sviluppo è un contributo automatico e può essere utilizzato esclusivamente in compensazione a partire dal periodo d’imposta successivo a quello in cui sono state sostenute le spese ammissibili.
Per ottenere il credito d’imposta è necessario indicare le spese sostenute ammissibili al bando nella dichiarazione dei redditi relativa al periodo d’imposta in cui sono state sostenute le spese.
Credito d’Imposta Ricerca e Sviluppo: la documentazione necessaria
È necessario, per ottenere il credito d’imposta ricerca e sviluppo, preparare e conservare una relazione tecnica asseverata, che illustri:
- i contenuti e i risultati delle attività ammissibili svolte in ciascun periodo d’imposta
- eventuale relazione di attività ammissibili commissionate a soggetti terzi
È necessaria la certificazione rilasciata dal soggetto incaricato della revisione legale dei conti.