Tipologia di agevolazione: Contributo a fondo perduto
Entità del contributo: Credito d'imposta del 30% per beni materiali
Dimensione impresa: Grande Impresa Media Impresa Piccola Impresa Micro Impresa
Il Credito d’Imposta Beni Strumentali è stato promosso dal Ministero dello Sviluppo Economico per supportare e incentivare le imprese che investono in beni strumentali nuovi, materiali ed immateriali, funzionali alla trasformazione tecnologica e digitale dei processi produttivi.
Il Credito d’Imposta Beni Strumentali ha due linee:
Il Credito d’Imposta Beni Strumentali materiali riguarda l’allegato A del Credito d’Imposta, e permette di agevolare l’acquisto o il leasing di beni strumentali alle attività dell’impresa.
Possono beneficiare del Credito d’Imposta Beni Strumentali tutte le imprese residenti nel territorio dello Stato che investono in beni strumentali nuovi, sia in ottica industria 4.0 (chiamati “beni strumentali materiali tecnologicamente avanzati”) sia non (chiamati “altri beni strumentali materiali”).
Grazie al Credito d’Imposta sono agevolabili i beni strumentali, ovvero tutti i macchinari e i beni immateriali (come software) che sono essenziali per l’esercizio dell’attività d’impresa e che sono caratterizzati da un medio/lungo periodo di utilizzo. I Beni strumentali possono essere Materiali (interessati da questo credito d’imposta) e Immateriali (leggi qui il Credito d’Imposta Software – Beni Immateriali).
Esistono due tipologie di Beni Strumentali materiali che possono essere agevolati dal Credito d’Imposta Beni Strumentali:
Per gli investimenti in Beni Strumentali tecnologicamente avanzati, ovvero beni “Industria 4.0” non è sufficiente l’acquisto e la messa in funzione del bene, ma è necessaria l’interconnessione.
Il requisito dell’interconnessione, oltre a dover essere attestato da una perizia tecnica asseverata, viene soddisfatto se sono presenti queste condizioni:
I Beni Materiali in chiave Industria 4.0 possono essere suddivisi in tre macro-categorie, secondo l’Allegato A della legge n. 232/2016:
Al fine di ottenere le aliquote riguardanti i beni strumentali 4.0 è necessario che possiedano le cinque caratteristiche obbligatorie e almeno due su tre delle caratteristiche ulteriori previste dalla normativa.
I cinque requisiti obbligatori previsti dalla normativa:
I tre requisiti opzionali previsti dalla normativa, di cui è necessario che il bene possieda almeno due requisiti:
Il requisito dell’interconnessione, come abbiamo visto, deve essere verificato da una perizia tecnica asseverata, che deve essere aggiornata ogni volta che, durante il periodo di fruizione dell’credito d’imposta, vi sono cambiamenti alla struttura dei sistemi aziendali.
Il credito d’imposta per i beni strumentali 4.0 è ricevibile dall’anno di interconnessione del bene ai sistemi aziendali.
I beni strumentali non 4.0 sono tutti quei beni che non devono essere interconnessi ai sistemi aziendali. Le aliquote del credito d’imposta sono ridotte per questi beni e la fruizione del credito d’imposta parte dalla messa in funzione dell’impianto.
Il Credito d’imposta Beni Strumentali Materiali permette di agevolare l’acquisto o il leasing di beni strumentali materiali a differenti condizioni, in base alla tipologia di bene e all’anno di acquisto del bene.
Anno 2021
Anno 2022
Dal 2023 al 2025
Il Credito d’imposta può essere esteso fino al 30 giugno 2026, a condizione che entro il 31 dicembre 2025 sia avvenuto il pagamento di un acconto del 20% del costo del bene e che l’ordine di acquisto sia stato accettato dal venditore.
Tutti i beni strumentali materiali tecnologicamente avanzati sono descritti nel documento “Allegato A” del Credito d’Imposta Beni strumentali, leggilo qui.
Tutti i beni diversi da quelli ricompresi nel citato allegato A possono essere agevolati fino al 31 dicembre 2022:
Il Credito d’Imposta Beni Strumentali per tutti i beni non tecnologicamente avanzati può essere esteso fino al 30 giugno 2023, a condizione che entro il 31 dicembre 2022 sia stato accettato l’ordine dal venditore e sia stato pagato un acconto di almeno 20% del costo del bene.
Ecco un riassunto delle aliquote del Credito d’Imposta Beni Strumentali:
Annualità | Aliquote per Beni Strumentali Tecnologicamente Avanzati – Allegato A | Aliquote per Beni Strumentali non 4.0 |
---|---|---|
2021 | 50% per investimenti fino a 2,5 milioni di euro | 10% per investimenti fino a 2 milioni di euro |
2022 | 40% per investimenti fino a 2,5 milioni di euro | 6% per investimenti fino a 2 milioni di euro |
2023 | 20% per investimenti fino a 2,5 milioni di euro | Non più disponibile |
2024 | 20% per investimenti fino a 2,5 milioni di euro | Non più disponibile |
2025 | 20% per investimenti fino a 2,5 milioni di euro | Non più disponibile |
Per tutti i beni strumentali tecnologicamente avanzati dal costo superiore a 300.000 euro è necessario che l’impresa richiedente produca una perizia tecnica asseverata, rilasciata da un ingegnere o da un perito industriale (iscritti nei rispettivi albi professionali).
Se la perizia asseverata non è obbligatoria, perché produrla comunque?
Consigliamo sempre di avere la perizia asseverata per qualunque bene strumentale, per avere la certezza che alla verifica di conformità il credito d’imposta non venga revocato.
È fondamentale che il perito effettuante la perizia asseverata sia un soggetto super-partes, rispetto sia ai produttori e/o fornitori dei beni acquistati sia rispetto all’azienda richiedente il credito d’imposta.
Per ottenere il Credito d’Imposta Beni Strumentali è necessario preparare perizia asseverata, comunemente definito “Dossier Crediti d’Imposta Beni Strumentali”, che permette di certificare l’agevolabilità del bene:
Il Credito d’Imposta è un contributo automatico, che può essere utilizzato esclusivamente in compensazione a partire dall’anno di imposta seguente a quello dell’anno di entrata in funzione del bene, in tre quote annuali di pari importo.