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Packaging sostenibile: cos’è, vantaggi e normativa europea

Negli ultimi anni si sente parlare sempre più spesso di packaging sostenibile, specialmente in seguito alla crescente importanza delle tematiche legate alla sostenibilità per la società e le aziende. Gli imballaggi di oggi non devono solamente svolgere la loro classica funzione di protezione del prodotto, ma devono anche soddisfare altre esigenze ed essere, oltre che funzionali, anche a basso impatto ambientale.

L’Europa produce ogni anno 88 milioni di tonnellate di imballaggi. La loro gestione diventa, perciò, un fattore fondamentale per il raggiungimento degli obiettivi di economia circolare fissati dall’Unione Europea. Sono state per questo motivo messe in atto diverse normative e iniziative al fine di favorire una corretta gestione della produzione e dello smaltimento dei materiali legati agli imballaggi, riducendo l’impatto ambientale che questi causano.

In questo contesto, l’utilizzo di packaging sostenibile diventa una scelta strategica importante, sia per le aziende che per i consumatori al fine di ridurre l’impatto ambientale e rispettare le normative europee.

In questo articolo parleremo del packaging sostenibile, dei vantaggi che questo può portare e delle normative europee di riferimento.


Cosa si intende per packaging sostenibile?

Quando si parla di packaging sostenibile si intende un imballaggio progettato e realizzato seguendo i principi ESG, con l’obiettivo di ridurre al minimo l’impatto ambientale durante l’intero ciclo di vita, dalla produzione fino allo smaltimento finale. Tuttavia, la riduzione dell’impatto ambientale e l’utilizzo di materiali sostenibili non devono compromettere le funzioni essenziali dell’imballaggio, ovvero proteggere il contenuto durante il trasporto e conservarne le proprietà.

Questa tipologia di imballaggi utilizza solitamente materiali ecologici, riciclabili, biodegradabili o compostabili, spesso derivanti da fonti rinnovabili.

Un packaging sostenibile deve, perciò, rispettare alcuni criteri fondamentali:

  • Utilizzo di materiali riciclati, riciclabili o biodegradabili provenienti da fonti rinnovabili.
  • Riduzione del peso e del volume del packaging per minimizzare gli sprechi e i costi di trasporto.
  • Facilità di smaltimento attraverso una progettazione pensata per favorire la raccolta differenziata.
  • Design circolare, che permette al packaging di avere una seconda vita anche dopo il primo utilizzo.

Lo sviluppo di packaging sostenibili tocca diversi ambiti, dalla progettazione iniziale, alla logistica fino al riciclo finale. Diventa quindi fondamentale effettuare un’attenta progettazione e fornire indicazioni chiare sullo smaltimento dell’imballaggio stesso.


Packaging sostenibile: alcuni esempi

Il packaging sostenibile può assumere diverse forme in base ai materiali utilizzati e al ciclo di vita previsto. Ecco alcuni esempi pratici:

  • Packaging riciclabile: imballaggi che possono essere riciclati e trasformati in nuove materie prime e prodotti una volta terminato il loro utilizzo. Gli esempi classici sono carta, cartone, vetro e alluminio. Il vantaggio principale in questo caso è la possibilità di ridurre gli sprechi e mantenere i materiali in circolo nell’economia.
  • Packaging a base di materiale riciclato: questa tipologia di packaging è realizzato con materia prime provenienti da precedenti cicli di produzione, come plastica o carta riciclata. Questo approccio consente di abbattere l’utilizzo di nuove risorse, riducendo l’impatto ambientale complessivo nel ciclo di vita del prodotto.
  • Packaging biodegradabile: realizzato con materiali naturali come amido di mais, cellulosa o canapa, si degrada nell’ambiente in modo naturale, senza rilasciare sostanze nocive.
  • Packaging compostabile: i materiali compostabili possono essere smaltiti nei rifiuti organici e trasformati in compost, ovvero un fertilizzante naturale. Ad esempio, i packaging in carta o cartone possono essere compostati.
  • Packaging riutilizzabile: realizzato per essere utilizzato più volte, riducendo notevolmente la produzione di rifiuti. Ad esempio, le borse in tessuto, i contenitori di vetro o in alluminio e i flaconi ricaricabili rappresentano soluzioni sempre più diffuse, in grado di combinare praticità e sostenibilità.

Oltre al materiale utilizzato per la produzione del packaging, è importante studiare e progettare anche le dimensioni e il peso dell’imballo. L’utilizzo di packaging leggero contribuisce a ridurre l’impatto ambientale, poiché spreca meno risorse e richiede meno energia per la produzione e il trasporto.


Packaging sostenibile - Cosa si intende - Polo Innovativo

Packaging sostenibile: i benefici

Investire nel packaging sostenibile non offre benefici solo dal punto di vista etico e ambientale, ma rappresenta una vera e propria decisione strategica in grado di portare benefici concreti alle imprese. Ecco alcuni esempi:


Miglioramento della brand reputation

La consapevolezza in merito alle tematiche ESG è sempre più diffusa tra i consumatori. L’utilizzo di un packaging sostenibile è uno dei fattori in grado di comunicare immediatamente i valori dell’azienda.

I consumatori riconoscono e apprezzano sempre di più le imprese che dimostrano responsabilità sociale e impegno verso l’ambiente. La trasparenza e l’impegno verso le tematiche ESG costruiscono fiducia e fedeltà nei confronti del brand.


Vantaggio competitivo

Sempre più consumatori valutando l’impatto delle proprie decisioni al momento dell’acquisto di un prodotto. Da questo punto di vista, un packaging sostenibile rappresenta un elemento differenziante e decisivo.

Per questo motivo, le imprese che adottano soluzioni eco-friendly riescono a conquistare una maggiore porzione di mercato rispetto a quelle poco trasparenti e poco attente ella sostenibilità.


Riduzione dei costi operativi

Anche se possono esserci degli investimenti iniziali, il packaging sostenibile è in grado di generare risparmi economici significativi nel lungo termine. La riduzione del peso e del volume degli imballaggi, infatti, comporta costi di trasporto inferiori, minori costi di logistica e all’ottimizzazione dell’uso delle risorse.

Inoltre, il ricorso a materiali riciclabili, biodegradabili o compostabili consente di razionalizzare gli investimenti in fornitura e gestione.


Minore impatto ambientale

L’utilizzo di materiali riciclabili e biodegradabili contribuisce direttamente a ridurre l’accumulo di rifiuti e lo sfruttamento intensivo delle risorse necessarie per produrre il packaging. L’utilizzo di packaging sostenibile contribuisce a ridurre l’impatto ambientale e a preservare le risorse naturali.


Conformità alle normative

Le ultime normative europee impongono diversi obiettivi alle imprese per quanto riguarda la sostenibilità e i packaging sostenibili. Rispettare queste linee guida e avere una struttura interna pronta a adattarsi ad eventuali cambiamenti, evita il rischio di sanzioni e mantiene l’impresa competitiva sul mercato.


Packaging sostenibile - I benefici - Polo Innovativo

Packaging sostenibile: il contesto normativo europeo

La normativa di riferimento per quanto riguarda il packaging sostenibile è il Regolamento UE 2025/40, anche conosciuto come PPWR (Packaging and Packaging Waste Regulation), che va a sostituire Direttiva 94/42/CE. Il Regolamento è entrato in vigore l’11 febbraio 2025 e andrà applicato a partire dal 12 agosto 2026.

Questa normativa introduce obblighi più stringenti per diversi aspetti relativi agli imballaggi, tra cui il loro riutilizzo, la riciclabilità, il contenuto del materiale riciclato e alcuni divieti e obblighi. È fondamentale che le imprese italiane si preparino per rispondere a quanto richiede la normativa, evitando rischi e restando competitivi.

Il piano ha come obiettivo una riduzione dei rifiuti di imballaggio del 5% entro il 2030, del 10% entro il 2035 e del 15% entro il 2040. Uno degli obiettivi prevede anche la riduzione del peso, del volume e dello spazio vuoto, ridisegnando il packaging e valutando materiali alternativi. Questo porterà ad una riduzione significativa della quantità di materiali dispersi.

Inoltre, a partire dal 1° gennaio 2030 è previsto un contenuto minimo di materiale riciclato per gli imballaggi utilizzato nel mercato europeo. In particolare, le percentuali da rispettare saranno le seguenti:

  • 30% per gli imballaggi in plastica in PET sensibili al contatto (come gli imballaggi per gli alimentari e le forniture mediche).
  • 10% per gli imballaggi non in PET sensibili al contatto.
  • 30% per le bottiglie in plastica monouso per bevande.
  • 35% per le altre tipologie di imballaggi in plastica.

Queste percentuali sono destinate ad aumentare a partire dal 2040.

Alcuni obiettivi importanti sono stati delineati anche per quanti riguarda l’economia circolare. Infatti, entro il 2030 almeno il 40% degli imballaggi per il trasporto (inclusi quelli relativi all’e-commerce), dovranno essere riutilizzabili. Questo significa che le imprese dovranno sviluppare un sistema organizzato di riuso dei propri imballaggi.

Le percentuali saliranno al 70% entro il 2040, promuovendo un impegno concreto verso l’economia circolare.

Inoltre, gli imballaggi utilizzati per lo stoccaggio e la distribuzione dovranno avere una percentuale del 10% di materiali riutilizzabile entro il 2030 e del 40% entro il 2040.

È previsto anche l’obbligo entro il 2028 di un’etichettatura armonizzata per gli imballaggi, offrendo informazioni chiare e trasparenti per quanto riguarda i materiali utilizzati, la riciclabilità e il corretto smaltimento.

Il regolamento UE 2025/40 richiederà alle imprese di rivedere i propri processi alle nuove regolamentazioni, migliorando il design degli imballaggi e rivedendo l’intera filiera della logistica e del packaging, integrando sistemi di riutilizzo e sviluppando un sistema di tracciabilità. Questo potrebbe richiedere degli investimenti iniziali significativi, ma porterà anche a vantaggi economici nel medio lungo termine.


Packaging sostenibile: conclusioni

Il packaging sostenibile rappresenta un passo concreto verso un’economia più green e sostenibile. Le imprese sono chiamate ad intraprendere azioni per ridurre il proprio impatto anche per quanto riguarda la filiera del packaging, adattando i propri processi alle nuove indicazioni.

L’Unione Europea ha definito delle iniziative concrete che sapranno offrire un impatto notevole in termini di sostenibilità e riduzione dei rifiuti e delle emissioni. Le imprese dovranno effettuare investimenti strategici, ma potranno anche ottenere enormi benefici, sia in termini economici sia per quanto riguarda la loro reputazione.


Stefano Patelli

Stefano Patelli

Polo Innovativo srl, Direttore operativo nel biennio 2024-2025

Fondatore della società Headvisor srl nel 2019 per la consulenza ed efficientamento in ambito industriale attraverso la riduzione degli sprechi ed introduzione di economia circolare

Innovation Manager, Consulenti e aziendalisti in materia di strategia industriale volti alla Digitalizzazione e innovazione dei processi industriali e aziendali.

Progettazione e analisi di database complessi, analisi degli strumenti d'impresa BI e System integration gli strumenti di uso più frequente


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