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La decarbonizzazione è uno dei pilastri fondamentali per la lotta al cambiamento climatico messa in atto dall’Unione Europea e previsto dal Green Deal, il piano di strategie e progetti per ridurre le emissioni e raggiungere la neutralità climatica entro il 2050, approvato dall’EU nel 2019.
Nel Green Deal Europeo, parte dell’Agenda ONU 2030, è inserito l’obiettivo chiave, chiamato anche Net Zero, di raggiungere la neutralità di emissioni entro il 2050, con un obiettivo intermedio del pacchetto Fit for 55, di ridurre le emissioni del 55% rispetto al 1990.
Abbiamo parlato spesso di impronta carbonica e delle strategie che le imprese possono mettere in atto per ridurla, sia tramite miglioramenti dei processi produttivi che tramite il sistema EU ETS.
Cos’è la decarbonizzazione?
La decarbonizzazione è un processo che mira a ridurre, fino ad eliminare, le emissioni di anidride carbonica e altri gas effetto serra derivanti dalle attività umane, in particolare quelle legate alla produzione e al consumo di energia.
Per le imprese, la transizione verso un’economia a basse emissioni di carbonio e quindi verso una minore impronta ecologica, non è solo una responsabilità ambientale (CSR Corporate Social Responsibility), ma è anche un’opportunità per innovare, aumentare la competitività e rispondere alle crescenti richieste di sostenibilità da parte di consumatori e investitori.
Il contesto globale della decarbonizzazione
A livello internazionale, l'Accordo di Parigi del 2015 ha segnato una svolta cruciale, con l'impegno di 195 paesi a limitare l'aumento della temperatura globale ben al di sotto dei 2°C rispetto ai livelli preindustriali, puntando a contenerlo a 1,5°C.
Questo obiettivo ambizioso richiede una trasformazione radicale dei sistemi energetici, produttivi e dei modelli di consumo.
In Europa, il Green Deal Europeo si propone di rendere il continente climaticamente neutro entro il 2050, promuovendo politiche che incentivano l'uso di energie rinnovabili, l'efficienza energetica e l'economia circolare.
Queste iniziative delineano un quadro normativo e finanziario che guida le imprese verso pratiche più sostenibili ESG e sono poi portate avanti da altre normative, come la CSRD per la rendicontazione della sostenibilità delle imprese e la CSDDD per la due diligence delle grandi imprese.
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Decarbonizzazione e imprese: le opportunità
Nonostante le sfide che la decarbonizzazione comporta offre anche numerose opportunità per le imprese che scelgono di adottare strategie sostenibili.
Oltre a contribuire alla riduzione dell’impatto ambientale, queste aziende possono ottenere vantaggi competitivi significativi, accedere a finanziamenti e incentivi e ridurre i costi operativi nel lungo periodo.
Investire in sostenibilità non è solo una necessità, ma una scelta strategica che può garantire maggiore resilienza e successo nel mercato globale.
Ecco quali sono i principali vantaggi che implementare politiche di decarbonizzazione possono portare alle imprese:
- Vantaggio Competitivo: le imprese che adottano precocemente strategie di decarbonizzazione possono differenziarsi sul mercato, attirando consumatori sempre più attenti alla sostenibilità e migliorando la propria reputazione.
- Accesso a Finanziamenti e Incentivi: numerosi governi e istituzioni finanziarie offrono incentivi, sussidi e finanziamenti agevolati per progetti di sostenibilità. Le aziende impegnate nella decarbonizzazione possono quindi beneficiare di queste opportunità per supportare gli investimenti necessari.
- Riduzione dei Costi Operativi: l'efficienza energetica e l'uso di energie rinnovabili possono portare a una significativa riduzione dei costi a lungo termine. Ad esempio, l'autoproduzione di energia attraverso impianti fotovoltaici può diminuire la dipendenza dalle fonti energetiche tradizionali e dalle fluttuazioni dei prezzi.
Decarbonizzazione e imprese: le sfide
La transizione verso un'economia a basse emissioni di carbonio implica non solo il rispetto di regolamenti sempre più stringenti, ma anche investimenti significativi in nuove tecnologie e una revisione dei modelli produttivi e della filiera.
Le aziende devono quindi affrontare diversi ostacoli per rimanere competitive in un panorama economico che premia la sostenibilità.
Ecco quali possono essere le sfide da affrontare per tutte le imprese che vogliono diminuire l’impronta carbonica:
- Adeguamento Normativo: le imprese devono confrontarsi con regolamentazioni ambientali sempre più stringenti. Ad esempio, l'Unione Europea ha introdotto il pacchetto "Fit for 55", che mira a ridurre le emissioni nette di almeno il 55% entro il 2030 rispetto ai livelli del 1990. Questo implica per le aziende l'adozione di tecnologie pulite e l'adeguamento dei processi produttivi per conformarsi alle nuove normative.
- Investimenti in Tecnologia: la transizione verso processi a basse emissioni richiede investimenti significativi in ricerca e sviluppo, nonché nell'implementazione di tecnologie innovative. Questo può rappresentare un onere finanziario, soprattutto per le piccole e medie imprese.
- Ristrutturazione della Filiera Produttiva: le aziende devono ripensare l'intera catena del valore, dalla selezione delle materie prime alla distribuzione, per ridurre l'impronta di carbonio complessiva. Questo può comportare la ricerca di nuovi fornitori, l'adozione di materiali sostenibili e l'ottimizzazione della logistica.
Settori chiave nella decarbonizzazione
La decarbonizzazione coinvolge diversi settori economici, ognuno dei quali contribuisce in modo significativo alle emissioni di gas serra.
L’Unione Europea ha reso chiaro, tramite il sistema di scambio di carbon credits EU ETS, che per accelerare la transizione verso un’economia a basse emissioni di carbonio è necessario intervenire nei settori chiave, ovvero il settore energetico, industriale e dei trasporti.
Questi tre settori sono i produttori più grandi di emissioni di carbonio quindi per intervenire e raggiungere l’obiettivo Net Zero è necessario intervenire e trasformare questi settori.
Settore energetico
La produzione di energia è una delle principali fonti di emissioni di CO₂. La transizione verso fonti rinnovabili, come l'energia solare, eolica e idroelettrica, è essenziale per ridurre l'impatto ambientale.
Le imprese del settore energetico stanno investendo in tecnologie pulite e infrastrutture per la distribuzione di energia verde, contribuendo così alla decarbonizzazione dell'economia.
Settore industriale
L'industria manifatturiera, in particolare quella siderurgica, cementiera e chimica, è responsabile di una quota significativa delle emissioni globali.
L'adozione di processi produttivi più efficienti, l'utilizzo di materiali a basse emissioni e l'implementazione di tecnologie di cattura e stoccaggio del carbonio sono strategie chiave per la decarbonizzazione del settore.
Settore dei trasporti
I trasporti rappresentano una delle principali fonti di emissioni di gas serra. La promozione della mobilità elettrica, lo sviluppo di infrastrutture per veicoli a zero emissioni e l'incentivazione del trasporto pubblico sostenibile sono misure fondamentali per ridurre l'impatto ambientale del settore.
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Strategie di decarbonizzazione per le imprese
Per affrontare con successo la sfida della decarbonizzazione, le imprese devono adottare strategie concrete ed efficaci per ridurre le proprie emissioni di gas serra.
Questo processo richiede un approccio integrato che combini efficienza energetica, transizione verso fonti rinnovabili, economia circolare e innovazione tecnologica.
Implementare soluzioni sostenibili non solo aiuta le aziende a conformarsi alle normative ambientali, ma consente anche di ottenere vantaggi competitivi e ridurre i costi operativi nel lungo periodo.
Ecco alcune strategie che possono essere implementate dalle imprese per iniziare un processo di decarbonizzazione dei processi:
- Efficienza Energetica: migliorare l'efficienza energetica dei processi produttivi e degli edifici aziendali è un passo fondamentale. Questo può includere l'adozione di sistemi di gestione dell'energia, l'isolamento termico degli edifici e l'ottimizzazione dell'illuminazione e della climatizzazione.
- Elettrificazione: sostituire l'uso di combustibili fossili con l'elettricità proveniente da fonti rinnovabili nei processi produttivi e nei trasporti aziendali può ridurre significativamente le emissioni.
- Economia Circolare: implementare modelli di economia circolare, che prevedono il riutilizzo, la riparazione e il riciclo dei materiali, può diminuire la domanda di risorse vergini e l'energia necessaria per la produzione.
- Cattura e Stoccaggio del Carbonio (CCS): investire in tecnologie di cattura e stoccaggio del carbonio può aiutare a ridurre le emissioni nei settori dove l'eliminazione completa del carbonio è difficile da realizzare.
- Innovazione e Ricerca: destinare risorse alla ricerca e sviluppo di nuove tecnologie e processi sostenibili è cruciale per mantenere la competitività e rispondere alle future sfide ambientali.
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Decarbonizzazione, carbon credits e EU ETS
La decarbonizzazione è un processo fondamentale per ridurre l’impatto ambientale delle attività produttive e raggiungere gli obiettivi climatici globali. Tra gli strumenti chiave per incentivare la riduzione delle emissioni di CO₂ vi sono i carbon credits e il Sistema di Scambio di Quote di Emissione dell’UE, conosciuto anche come EU ETS.
I carbon credits sono certificati che rappresentano la riduzione o la rimozione di una tonnellata di CO₂ dall’atmosfera. Le aziende possono acquistare questi crediti per compensare le proprie emissioni, finanziando progetti di sostenibilità come la riforestazione o l’adozione di energie rinnovabili.
Esistono due mercati principali per i carbon credits: il mercato volontario, in cui le aziende acquistano crediti per iniziative di responsabilità sociale e ambientale, e il mercato regolamentato, in cui i crediti sono utilizzati per rispettare obblighi di riduzione delle emissioni.
L’EU ETS (European Union Emissions Trading System) è il principale meccanismo di mercato dell’UE per ridurre le emissioni di gas serra nei settori industriali ed energetici.
Basato sul principio del cap-and-trade, stabilisce un limite massimo alle emissioni consentite e assegna alle aziende un numero limitato di quote di emissione (EU Allowances – EUAs). Le imprese che emettono meno CO₂ di quanto concesso possono vendere le quote in eccesso, mentre quelle che superano il limite devono acquistare quote aggiuntive o ridurre le proprie emissioni.
L’EU ETS ha contribuito a ridurre le emissioni nei settori regolamentati, spingendo le aziende verso l’adozione di tecnologie più pulite. Tuttavia, il sistema è in continua evoluzione per affrontare criticità come la volatilità dei prezzi delle quote e il rischio di rilocalizzazione delle emissioni in paesi con regolamenti meno stringenti.
Decarbonizzazione, bilancio di sostenibilità e certificazioni di sostenibilità
La decarbonizzazione è un obiettivo strategico per le imprese che vogliono ridurre il proprio impatto ambientale e conformarsi alle normative sempre più stringenti sulla riduzione delle emissioni di CO₂.
Per dimostrare l’impegno verso la sostenibilità, le aziende adottano strumenti di rendicontazione come il bilancio di sostenibilità, l’analisi della carbon footprint, e ottengono certificazioni di sostenibilità riconosciute a livello internazionale.
Il bilancio di sostenibilità è un documento che riporta le performance ambientali, sociali e di governance (ESG) di un’azienda. Redatto su base volontaria, tramite gli standard VSME, o obbligatoria, tramite gli standard ESRS, a seconda del settore e della normativa vigente, il bilancio di sostenibilità consente di monitorare i progressi nella decarbonizzazione, evidenziando strategie, obiettivi e risultati ottenuti.
In Europa, la Corporate Sustainability Reporting Directive (CSRD) obbliga molte imprese a rendicontare in modo trasparente le proprie emissioni e le azioni intraprese per ridurle. Un bilancio di sostenibilità ben strutturato migliora la reputazione aziendale e facilita l’accesso a finanziamenti e investimenti sostenibili.
Le certificazioni di sostenibilità rappresentano un ulteriore strumento per attestare l’impegno di un’azienda nella riduzione dell’impronta di carbonio e nella gestione responsabile delle risorse. Tra le più importanti troviamo la ISO 14001, che certifica un efficace sistema di gestione ambientale, e la ISO 50001, che garantisce l’adozione di pratiche per l’efficienza energetica.
Inoltre, esistono certificazioni specifiche per la carbon footprint, come la Carbon Trust Standard o il GHG Protocol, che aiutano le aziende a calcolare, ridurre e compensare le proprie emissioni.
Integrare la decarbonizzazione nella strategia aziendale attraverso il bilancio di sostenibilità e certificazioni ambientali consente alle imprese di essere più trasparenti, migliorare la propria competitività e rispondere alla crescente domanda di mercato per prodotti e servizi a basso impatto ambientale.
Il ruolo della finanza sostenibile e della finanza agevolata
La finanza sostenibile sta assumendo un ruolo sempre più centrale nel supportare la transizione verso un'economia a basse emissioni di carbonio.
Gli investitori sono sempre più orientati verso aziende che dimostrano un impegno concreto nella sostenibilità ambientale, sociale e di governance ESG. Questo trend si traduce in un maggiore accesso a capitali per le imprese che adottano pratiche di decarbonizzazione.
La decarbonizzazione rappresenta una sfida, ma anche un'opportunità per le imprese, soprattutto grazie agli strumenti di finanza sostenibile e finanza agevolata. Questi strumenti forniscono supporto economico alle aziende che investono in progetti a basse emissioni di carbonio, promuovendo la transizione verso un'economia più verde e resiliente.
La finanza sostenibile include investimenti, prestiti e obbligazioni "verdi" (green bonds) destinati a progetti di riduzione delle emissioni, efficienza energetica e sviluppo delle energie rinnovabili. Le istituzioni finanziarie e gli investitori danno sempre più importanza ai criteri ESG (ambientali, sociali e di governance) nelle loro decisioni di finanziamento, premiando le aziende che dimostrano un impegno concreto nella sostenibilità.
Parallelamente, la finanza agevolata offre incentivi pubblici, sovvenzioni e finanziamenti a tasso agevolato per favorire la decarbonizzazione. In Europa, programmi come il PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza) e il Green Deal Europeo mettono a disposizione fondi per sostenere la transizione ecologica delle imprese. Questi strumenti aiutano le aziende a coprire i costi di innovazione, ricerca e sviluppo di tecnologie a basse emissioni.
Sfruttare queste opportunità finanziarie consente alle imprese di ridurre l’impatto ambientale, migliorare la competitività e accedere a nuovi mercati sempre più orientati alla sostenibilità.
Conclusioni
Il processo di decarbonizzazione interesserà il prossimo decennio e sarà lungo e complesso. Le imprese hanno però a propria disposizione molti strumenti per agevolare questa transizione ecologica. Inoltre possono utilizzare queste agevolazioni per ottenere un vantaggio competitivo sui competitor e posizionarsi come leader del mercato.